Gettammo il seme del pane sull'arida terra,
irrorandolo col nostro sudore,
e nacque la spiga.
Tu c'eri vicino, Signore.
Ma dacchè con odio
tendiamo la mano
ai nostri fratelli -
seppur di pioggia
è madida la terra -
non germogliano che pene,
dolori e guerra.
Più non splende la Tua luce
su noi.
Ora il sangue scorre
sui solchi che il vomere traccia.
C'increspa il cuore il dolore
e annega la nostra fede
nella disperazione.
Fa che non perduri
sulle nostre anime la tempesta,
o Signore.
Ma la Tua parola
solchi i nostri cuori di pietra
e dia loro la pace.