VI

Alla poetessa Rosaria Carbone

Annotta.
M'attrista la furia
del vento e della pioggia
all'imposte serrate
ancor più delle parole
lette e rilette;
anche il dolente stormire
dell'acacia nell'orto vicino
-ha un che d'umano il suono-
mi svaga il sonno e smemora
la mente già stanca. Il cuore
da tempo malfermo si spaura,
ma il livido chiaror del nuovo
giorno, la silente accorata preghiera
mi rinnovan la speranza...

...e all'improvviso mi sorprendo
d'esser ancora al mondo.