Malinconie

A Mario Cianchi

I miei sogni si son fatti cenere.

Ora -se vuoi- stringimi le mani:
le sentirai gelide quasi morte
mentre i venti trascinano
gli umani eventi
negli oceani del cielo.

Ecco, io nutro misere speranze:
non mi prefiggo nuove mete
né penso d’attraversare
monti e mari sconosciuti.

Vorrei soltanto ancora bere
l’acqua amara del Canale
-un tempo l’acqua dei vasai
del mio paese-.

Anche se i sogni si son fatti cenere,
dimmi che ancora ci sarà un domani
e che tutto non vanisce
con le ombre della notte.