Ora non so se vivi

Nel cielo di cobalto si levò la luna
quasi rossa e si posò per poco
sul dirùto tempio di Antas 1
gli uccelli notturni
inebriati dalle ginestre
con richiami d’amore l’accolsero;
ma i cani ai ceppi impazzirono
al fruscio dei cinghiali
nella boscaglia di Sant’Angelo.

Seduto dinanzi al casolare
ascoltai quei suoni e chissà perché
mi tornasti in mente,
astata donna dalla ramata chioma
e dal petto colmo.
Tu forse in quell’istante
gemevi di piacere tra le braccia
chissà di quale amante.

Ora non so se vivi
o se come me sei sola
coi tuoi ricordi. Spero che
tra questi uno ve ne sia
che ti rimembri un giovin sognatore:
allora per te soltanto scrisse
sdolcinati versi d’amore.

 

1 ANTAS: Maestose rovine del tempio punico-romano, dedicato all'adorazione dell'eponimo dei sardi (Sardus Pater).