Soliloquio d'un pastore barbaricino

Ora
in questo triangolo imperfetto
offuscato da caligine leggera
e cosparso di mirti ed asfodeli
si risentono, non più inascoltati,
pianti di madri
canti di solitudine
e d'intima speranza.
Ma tu, notte, vuoi che per questi
le stelle timide e lontane
e l'impassibile luna
fremano
e che il lento scorrere
del fiume
s'arresti lungo gli addiacci?
Oh no!
Se ciò accadesse
domani lo sparviero
-al primo albore -
i dirupi vicini sorvolando,
potrebbe credere che
un demone potente,
chissà per quale intento
e per quale perverso gioco
le cose secolari ha mutato.
Si sbalordirebbe; ma poi
per consolarsi si direbbe
che quest'imperfetto
triangolo esistente
è soltanto pura fantasia
e che, di contro,
sin dal tempo dei tempi
è tutto un imperfetto-perfetto.