Madre,
il sonno che ti coglieva per incanto
non era per virtù
dei papaveri
che insanguinavano le tanche,
ma era la morte che lenta ti rapiva.
E mi dicevo guardandoti:
<< Dorme, forse sogna >>.
Il tuo viso era sereno,
tremula la tua bocca
come se recitasse preghiere
per i figli; per i tuoi figli,
invece era la morte
che ti stava accanto.
Ora è primavera,
e mentre di rosso si tinge la terra,
mi ritorna più acuto il desiderio
della tua immagine,
Mamma.