Non chiederti chi ci sarà ad aspettarti.
Certo ci saranno tetti bruni
dove la notte accoglie luna e stelle.
Estive brezze in zufoli d'erbe
suoneranno per te antiche melodie
che rintroneranno in dismesse latomie.
Non chiederti chi ci sarà ad aspettarti.
Certo nei cortili -cimeli del passato -
vedrai vecchi carri (le stanghe puntate
al cielo: braccia rinsecchite
imploranti) e cani sonnacchiosi...
Non chiederti chi ci sarà ad aspettarti.
Certo non ci saranno spettri di trapassati
ma balconi di bàlaco infiorati
e trazzere odoranti di cedronella.
Nient'altro.
...
Credimi non t'aspetterà nessuno
e perciò il tuo cuore (ancora)
sfilerà un lungo struggente
rosario di ricordi.
(E poi?)
Poi l’epilogo di questa insana nostalgia.