Di notte, fanciullo, le stelle
sollevavano esili corde
di chiare chitarre.
Il loro suono allora
s’univa alle voci
e ai cuori trepidanti
degli amanti:
dietro imposte trafitte di luce
procaci fanciulle sognavano.
Con questo canto, mia cara
dolcemente busso al tuo cuore,
ma la mia voce tristemente muore
nel tuo persistente silenzio.