Un giorno a Selinunte

Non strapiomba su affollata spiaggia
il tempio G di Selinunte.

Seduto s'un capitello capovolto
un bimbo stranito dalla calura
mirava i gabbiani planare sull'onde
turchine del mare per poi ascendere
al cielo infuocato d'Agosto.

Tu, povera anima, con gli omeri nudi,
appoggiata ad una colonna del pronao
cantavi una canzone a mezza voce:
cantavi e piangevi, sorridevi e piangevi
chissà quali tormenti
recenti o passati.

...

Ora ottuso silenzio e il Nulla
opprimono l'essere tuo
mentre mi chiedo se da quel giorno
è trascorso o no il tempo.